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Oggigiorno le prove climatiche sui materiali sono diventate davvero numerosissime e ogni settore produttivo deve conoscere decine e decine di test omologati da vari organismi internazionali.

Alcune di queste prove, però, acquistano una certa notorietà nel settore e persino dei soprannomi simpatici. È il caso del “Tropical Test” Method per la prova a idrolisi, noto nell’ambiente come “Jungle Test”.

Scopriamo cos’è.

 

A cosa serve il Jungle Test?

Come molti altri settori, l’industria del tessile ha le sue specifiche prove climatiche tra le quali spiccano quelle di invecchiamento accelerato delle quali abbiamo parlato in lungo e in largo sulle nostre pagine.

In generale, il test di invecchiamento accelerato serve a verificare quanto un dato materiale resiste all’influsso degli agenti atmosferici che vengono regolati al rialzo per simulare un’esposizione ben più lunga della durata dei test medesimi.

I test di invecchiamento accelerato per un settore, a loro volta, si distinguono per tipo di tessuti e per metodi di prova. La norma ISO 1419 presenta ben 4 metodi distinti trai quali il famoso Method C “Tropical Test” che nell’ambiente viene soprannominato “Jungle Test”.

Si parla di tropicalità e di giungla perché il test misura la resistenza all’idrolisi, ovverosia a ambienti molto caldi e umidi come quelli tipici delle giungle dei tropici!

 

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Come funziona il Jungle Test secondo ISO 1419.

La norma ISO 1419 viene raccomandata dalla ACT, Association of Contract Textile, una delle più importanti associazioni di settore e certifica l’omologazione dei tessuti a varie prove di invecchiamento accelerato tra cui la resistenza all’idrolisi eseguita attraverso il Metodo C, il Jungle Test.

Per eseguire il Jungle Test è necessaria una camera climatica con controllo di temperatura e umidità perché questi due parametri sono fondamentali per riprodurre “l’ambiente tropicale” simulato dalla prova.

Il campione viene posto nella camera di prova con una temperatura di 70° e un’umidità relativa al 95%, ossia prossima alla saturazione.

Viene quindi esaminato visivamente rispetto a un campione di controllo alla fine di ogni settimana per un numero predeterminato di settimane, oppure fino a quando il campione non va incontro a danneggiamenti significativi; come: screpolature della superficie, delaminazione dello strato di pellicola o cambiamenti estremi nel colore e nel livello di brillantezza. 

Il Jungle Test non prescrive una durata minima della prova ma è generalmente accettato che un materiale destinato al mercato privato debba resistere per almeno 3 settimane, mentre uno destinato al mercato commerciale, almeno 5.

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La Camera Climatica FDM per il Jungle Test secondo ISO1419

La camera climatica FDM per il test di umidità e temperatura è lo strumento ideale per eseguire il test di resistenza all’idrolisi anche noto come Jungle Test.

Le nostre camere climatiche soddisfano i requisiti del test superando i 70° di temperatura e il 98% di umidità relativa.

Inoltre, grazie all'innovativo controllore revoFACE, i cicli sono perfettamente programmabili per la durata di tutte le settimane necessarie al test di invecchiamento accelerato sul campione.

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